Livelli interpretativi e di automazione elettronica nella composizione interattiva
Music senses body: proceedings from the 9th International Congress on Musical Signification : Roma 19-23/09/2006
Università di Roma, Tor Vergata, 2006
Acta Semiotica Fennica XXXII, International Semiotic Institute, Imatra
Abstract | Testo completo
Il lavoro proposto affronta il problema della codifica di interfacce informatiche, grafiche e fisiche, nella composizione interattiva per strumenti acustici e live electronics. In particolare viene esaminato il differente sistema compositivo impiegato nella realizzazione della partitura elettronica e della partitura assegnata agli strumenti, scritta sotto forma di notazione o di istruzioni esecutive.
La diversificazione funzionale della componente elettronica da quella acustica fa sì che i compiti di integrazione e di bilanciamento tra le parti risultino affidati in modo differente all’interno della struttura compositiva. Tale rapporto viene esaminato in riferimento alla diversa natura ergonomica e spaziale degli strumenti acustici rispetto a quelli informatici. In particolare l’assenza di coinvolgimento a livello di attività fisico-gestuale e l’assenza di una codifica prossemica per la componente elettronica viene assunta come la motivazione fondamentale della diversificazione funzionale delle componenti elettroniche e acustiche all’interno del processo compositivo.
In questa direzione la supposta assenza di una gestualità esecutiva da parte della macchina viene discussa sia come entità reale che come evento mimetico interno al processo visivo ed estetico.
Il lavoro è strutturato in una prima fase di analisi basata su di una composizione per pianoforte interattivo di Cort Lippe, Music for Piano and Computer (1996). Una seconda fase mira all’analisi dei margini di modifica e di interpretabilità assegnabili alle funzioni interattive stabilite dal compositore. Una terza fase del lavoro offre un calcolo orientativo 1) delle operazioni che un interprete informatico, in riferimento alla composizione analizzata, dovrebbe gestire in tempo reale nell’ipotesi di una assegnazione manuale delle funzioni automatizzate della partitura elettronica, 2) della complessità dell’interfaccia grafica assemblata per l’esecuzione dei comandi tramite, ad esempio, il mouse e la tastiera di un notebook. Un calcolo analogo viene proposto per la parte strumentale affidata al pianista discretizzando le funzioni esecutive in diversi parametri quali: numero di note da eseguire, numero di modifiche dinamiche, numero di variazioni timbriche da realizzare con procedimenti tecnici differenti, ad es. legato o staccato, ecc..
Il criterio espresso dalla quantificazione e dal confronto dei livelli di complessità verifica la possibilità di una codifica gestuale per l’interprete informatico nella definizione di un ampio apporto interpretativo all’interno della partitura elettronica, anche in assenza di interfacce fisiche specifiche basate su un’estensione specializzata dei controlli.
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